Progettazione partecipata ai bambini ed il ruolo degli amministratoridi San Giorgio a Cremano

Dalle interviste ad alcuni ex sindaci ed assessori della città di Ercolano e di San Giorgio a Cremano si è cercato di tirare fuori una teoria sul rapporto tra la progettazione partecipata ai bambini ed il ruolo degli amministratori. Far progettare i bambini. Cosa cambia per l’amministrazione. Significa che l’amministratore deve fare una scelta di convogliare risorse, concedere priorità rivolte a soggetti che non votano, per soggetti che sono disinteressati; significa riuscire a far diventare protagonisti persone che lanciano idee, cercano di far avanzare la fantasia e costringono di conseguenza l’intera organizzazione comunale, ad affrontare questo tema con una forza culturale e politica, che è tutta da conquistare; significa mettere assieme assessorati, la scuola, il socio sanitario, l’ambiente, l’urbanistica, l’edilizia privata, che di solito non sono abituati a lavorare – diciamo – in modo integrato ed interattivo; significa che gli organismi comunali, che impropriamente vengono chiamati “macchine comunali”, invece, abbiano un cuore e palpitino con quella capacità di ascolto e di lettura delle esigenze dei bambini che, quasi sempre, non vengono assunte come parte integrante della vita amministrativa e burocratica. Chiunque si riconosca nel video ed ha voglia di raccontare la propria storia con il Laboratorio potrà farlo andando al link >> oppure scrivendo all’indirizzo info@cittabambini.it – Costruiamo assieme un LIBRO BIANCO con le testimonianze delle istituzioni, degli amministratori, degli insegnanti, dei giornalisti, dei genitori o degli stessi ragazzi che hanno preso parte ad una o più delle tante attività proposte dal Laboratorio in questi venti anni.