Il giorno del gioco

XIV Edizione del Giorno del Gioco (1-8 maggio 2019) – Riflessione sul tema:

“Il GIOCO: la chiave del TEMPO”

Ancora oggi, il gioco è percepito come “passatempo”, attività infruttifera e non redditizia, di svago e, forse, addirittura immorale. Non basta fare buon viso a cattivo gioco. Possiamo dire che il gioco è un apparato che ci consente di alterare in tempo reale le categorie trascendentali di spazio e tempo. Nella XIV edizione del Giorno del Gioco si vuole cercare di indagare il rapporto tra TEMPO e GIOCO, un binomio fantastico per dirlo alla Rodari. Tempo di gioco, tempo in gioco. Il gioco che può vivere al di fuori del tempo.

dadiMolti pensatori hanno indagato sulla connessione tra il GIOCO e il TEMPO. «Il tempo è un fanciullo che gioca, che sposta i pezzi sulla scacchiera: di un bambino è il regno.» Così Eraclito si esprimeva riguardo al tempo: immagine misteriosa, che associa la leggerezza del gioco, la casualità di un lancio di dadi all’inevitabilità del tempo e al mistero del suo scorrere.

Tutti sappiamo che è difficile distrarre e far staccare dalla propria situazione il bambino immerso nel proprio gioco perché la temporalità che viene realizzata nel gioco è per lui una specie di stupefacente. È un altro uso del tempo. Il gioco, come anche la musica, la danza e l’arte, hanno questo potere liberatorio sul tempo. Possiamo dire che il gioco è la chiave per liberare il tempo e farlo diventare ozio creativo.

persistenza-memoriaPer cercare l’ispirazione prima di dipingere, Salvador Dalì usava una tecnica interessante. Quando era stanco, si sedeva su una poltrona, tenendo una chiave in mano, e metteva per terra, sotto la mano in cui teneva la chiave, un piatto di vetro. Nell’entrare in una fase di dormiveglia,faceva cadere la chiave, che produceva rumore sul piatto, tanto da svegliarlo proprio in quella fase in cui alcune immagini oniriche avevano iniziato a scorrergli nella mente. Si metteva quindi subito a dipingere, raccogliendo le suggestioni che il dormiveglia gli avevano suggerito. Ecco da dove nascono, tra gli altri, i suoi famosi orologi liquefatti, riportati nel famoso quadro La persistenza della memoria esposto al MOMA di New York.

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Ma come è oggi il tempo dei nostri bambini? Spesso è un tempo pieno: sia a scuola, per la durata della giornata scolastica che dopo la scuola, dove di frequente i compiti e le attività pomeridiane per lo più scelte dai genitori si susseguono fino all’ora di cena, riportando  i bambini stanchi a casa e ai loro giochi.

Possiamo sicuramente lanciare una proposta: Non regaliamo giocattoli ai bambini ma regaliamo TEMPO. Fabrizio Caramagna in tal senso ci regala questa bellissima massima: “Affidare l’orologio della propria vita nelle mani di un figlio, in un pomeriggio di giochi quando lo si riprende è di nuovo luminoso e segna tutti i secondi” …

chioccolaAnche la scuola dovrebbe contrastare i miti della velocità, dell’accelerazione e della competizione, che caratterizzano oggi la società del “selvaggio web”, in cui le regole sono ancora confuse e poco interiorizzate. Zavalloni con la Pedagogia della lumaca dichiarava “Perdere tempo è guadagnare tempo”. Perché il tempo dedicato al gioco non è mai tempo sprecato, e nelle nostre scuole non si gioca abbastanza.

la chiave del tempoQualcuno ha chiesto ma “quanto tempo ci vuole per avere tempo?” C’è un detto africano bellissimo che dice: “Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo” , un proverbio così immediato così facile ma che ha una un grande intrinseco significato. Quel voi si riferisce a noi, che viviamo nelle grandi città industrializzate, sempre connessi a qualsiasi forma di comunicazione, sempre occupati; quel noi è invece riferito agli abitanti del continente africano, abituati a uno stile di vita completamente diverso dal nostro e, a quanto pare, pieno di… tempo! Insomma il tempo è ciò che di più bello e prezioso c’è e va utilizzato nel migliore dei modi. Abbiamo gli orologi, ma non abbiamo il tempo. Che ne facciamo del nostro smartphone, delle nostre memorie con tanti giga pronte a salvare ogni cosa, se poi non siamo in grado di fermarci un attimo a godere del nostro tempo? Allora ricominciamo a ritrovare noi stessi, a giocare a perdere il tempo, ingabbiando gli orologi o a fermare il tempo nel radioso presente infinito del gioco, ad aprire la possibilità di momenti creativi, a rigenerare il tempo, ad esprimere la nostra gioia di connetterci in modo più profondo con il meglio che c’è in noi e negli altri. Se la vostra vita è diventata triste, il gioco le ridarà felicità. Come diceva Freud, la vita è amore e lavoro. Il gioco va oltre queste cose, le riempie di vitalità e ferma la lancetta del tempo.

IL GIOCO È LA CHIAVE PER LIBERARE IL NOSTRO TEMPO!

Il tema meriterebbe ulteriori approfondimenti, ma il tempo a nostra disposizione viene meno. “Un bel gioco dura poco”. Ci fermiamo qui: Time’s up, per il momento game is over … È il momento del playtime. E come non celebrare l’ozio, nella festa dedicata ai lavoratori?!. Allora vi aspettiamo a San Giorgio a Cremano per rigenerare tutti il nostro tempo nella SETTIMANA DEL GIOCO che andrà dall’1 maggio all’8 maggio 2019.

Arch. Francesco Langella

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ITALIANO

XIV edizione del Giorno del Gioco
Bando n° 1 campagna scuole 2019

 

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SPAGNOLO
8 Mayo 2019 XIV Edicìon DIA DEL JUEGO